Patologie cerebrovascolari

Quando un’arteria cerebrale si occlude o si rompe improvvisamente, si verifica un infarto cerebrale nella parte di cervello irrorato da quella arteria. Si parla di infarto ischemico, se l'arteria si occlude, oppure di infarto emorragico, se l'arteria si rompe, creando un danno permanente nella parte del corpo innervata da quella zona infartuata: questo è l'ictus.

Quando invece l’arteria si chiude per un periodo inferiore alle 24 ore in modo tale che il danno ischemico non diventa permanente, si parla di Attacco ischemico transitorio. In questo caso la persona che, ad esempio, non vedeva con un occhio, o non aveva la sensibilità o la motricità nella parte di un emicorpo, torna ad essere normale. Però l’attacco ischemico transitorio aumenta nel tempo il rischio di icuts.

Ci sono poi malattie come il diabete, l'Ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia ed anche il fumo, che progressivamente nel tempo chiudono le piccole arterie cerebrali, creando delle ischemie croniche cerebrali che aumentano il rischio di ictus e possono evolvere in un invecchiamento cerebrale di tipo arteriosclerotico.


APPROFONDIMENTI
Di seguito potete scaricare alcuni approfondimenti in merito.

  • TIA
    Dr. Marilena Capriotti
  • Sincope e vertigini
    Dr. Marilena Capriotti - Appropriatezza diagnostica in patologie cardiache - 24/06/2015